Le origini della Massoneria

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. misterhomero
     
    .

    User deleted


    I - INTRODUZIONE



    La Storia della Massoneria affonda nei più profondi recessi della Storia dell'Umanità e, a volte, si confonde con avvenimenti che nulla hanno a vedere con essa, principalmente quando si tratta di cercarne le origini.

    Lo studio è di tale complessità che non solo Massoni, studiosi dell’Arte Reale, ma anche grandi avversari hanno manifestato la difficoltà di incontrare l'invalicabile cammino che porta al suo inizio, alla sua origine.





    II - LO SVILUPPO



    "Scrivere una storia della Massoneria è un'opera tremenda, per essere lo studio della sua storia confuso, difficile e fastidioso, collaborando tutto al suo oscuramento: la mancanza di documenti, il disaccordo al riguardo delle sue origini e la passione dei suoi fedeli come quella dei suoi detrattori".

    Ecco un deposizione del ferreo, instancabile nemico della Massoneria J. Marques Riviere. E’ un brano dell'opera “Storia della Massoneria”, di Nicola Aslan, che dimostra la difficoltà di capirla. Sono molte le favole e le leggende che portano quest’enorme confusione.

    Sfortunatamente, sono stati molti gli storici massonici che, basandosi su questi racconti leggendari, hanno creato maggior confusione tra i Massoni. Le antiche costituzioni e i rituali erano serviti ai falsi storici per degenerare la storia della Massoneria, contaminandola di falsità.

    Bisogna notare che una delle cause induttrici degli errori storici fu la cattiva interpretazione della Costituzione di Anderson; in fondo fu in questa, nonostante vi s’incontri la base dei " Landmarks", che si creò la maggior confusione.

    Anderson e Dasaguiliers, incaricati di redigere una costituzione, considerando la loro formazione religiosa e la loro funzione, cercarono dapprima nelle Antiche Obbligazioni (Old Charges) e, principalmente, nella Bibbia, gli elementi principali per redigerla. Dando ali alla loro immaginazione, considerano Massoni tutti gli uomini importanti che sono menzionati nella Bibbia.

    Questa confusione può essere attribuita anche ad Oliver che, come Anderson, era Pastore e studioso dell'Arte Reale. Nella sua opera “The Antiquities of Freemassomery”, citata nel libro “ Storia della Massoneria”, di Nicola Aslan (pag. 2), dice:

    "Le antiche tradizioni massoniche dicono, e penso che abbiano ragione, che la nostra scienza esisteva già prima della creazione del nostro globo, ed era sparpagliata tra i sistemi più variati dello spazio.

    L’Istituzione Massonica era Contemporanea alla creazione del mondo, tanta la somiglianza dei suoi principi con quelli della primitiva costituzione che vigeva nel Paradiso."

    Nei confronti di questa confusione, considerata l'epoca in cui fu scritta l'opera, gli storici massonici attuali più attendibili si "fanno molte risate" perché in fondo la fertilità mentale di un uomo tanto degno compromette la serietà dell'analisi.

    Nicola Aslan e Adelino de Figueredo Lima sostengono che l’opinione di Oliver è deliziosa, con una menzogna ed una fantasia tanto spropositate che li porta a disprezzare la sua opera.

    In un altro libro pubblicato a Liegi, nel 1773, sotto il nome di Enoch e con il titolo di "Le vrai Franc-Maçon" si afferma candidamente che Dio e l'Arcangelo San Michele furono i primi Grandi -Maestri della Prima Loggia della Massoneria fondata dai figli di Seth, dopo il fratricidio del Cairo.

    L’affermazione sarebbe estremamente forte e osata, non c'è nessun dubbio, se non fosse il Fratello Valguime, nell'introduzione che fece dell'opera di Ragon, "De la Maçonnerie Occulte et de L'Initiation Hermetique", a dirci che dobbiamo comprendere questa dichiarazione in forma simbolica, poiché astrologicamente Dio e San Michele sono entrambi i simboli del sole - Parte tratta da Storia della Massoneria, del già citato Fratello Aslan.

    Sono affermazioni di questa natura che portarono i Massoni dell'epoca a credere in storie tanto fantastiche. Avrebbero dovuto prevedere, i menzionati autori, che molti Massoni, per la loro piccola conoscenza della storia e la poca cultura, avrebbero accolto "alla lettera" questi errori storici come la vera origine della Massoneria.

    Citando nuovamente J Marques-Riviere, già menzionato precedentemente, nelle sue teorie sulle origini della Massoneria nel libro pubblicato nel 1941 “Histoire de la Franc-Maçonnerie Francaise”:

    "Gli autori del secolo XVIII hanno contribuito a rendere oscure, lontane e inaccessibili le origini della Massoneria, questo si capisce appartenendo ad un ordine screditato ed esposto agli scherni dei "profani", questi autori massoni cercavano di ottenere le carte di nobiltà che potessero imporre agli increduli, e l’antichità, madre del rispetto, con la quale collocavano un’aureola alla Massoneria storicamente ancora ben giovane, si rifletteva su di loro".

    È veramente una pena che tanta confusione si sia creata intorno ad un fatto così importante. Fu la libertà, uno dei precetti di base della Massoneria, ad aver reso possibile il sorgere di tante divagazioni nei confronti dell'origine, alla ricerca della quale, in accordo con la propria formazione culturale o professionale, gli storici o pseudo-storici liberarono la loro creatività. Da ciò risulta che ad oggi ancora ci si domanda: “Qual è la vera origine della Massoneria?”

    Padre Maurice Colinom sintetizza le diverse teorie formulate sull'origine della Massoneria, scrivendo così:

    "I Massoni, da secoli, si sforzano di scoprire i loro antenati dei quali potersi fare orgoglio. Riempiremmo una vasta biblioteca se riunissimo solamente le opere che hanno la pretesa di dimostrare la discendenza legittima della Massoneria con i Rosacrociati, gli Ermetici, il Cabalismo, l'Alchimia, le Società Iniziative Egiziane, Greche, Giudaiche, la Triade Segreta dell'Antica Cina, i Colegia Fabrorum Romanos, la Cavalleria delle Crociate o l'Ordine distrutto dei Templari(…)".

    Una simile abbondanza di antenati fa venire le vertigini…. È giusto riconoscere che queste immaginazioni deliranti fanno ridere i Massoni di oggi.

    Tante sono le controversie che varie correnti sorsero dentro la Massoneria. Vi sono quelle che cercano l’origine iniziale tra le prime civilizzazioni. Altre che cercano nell'occultismo, nella magia e nelle credenze primitive l'origine del sistema filosofico e dottrinale.

    Queste correnti, chiamate di "Corrente Mistica" e " Corrente Autentica", secondo il fratello Theobaldo Varoli, sono appena tendenze e non scuole. Questo stesso autore, nel libro "Corso di Massoneria Simbolica", scrive: "La verità finale è che la Massoneria è il risultato di una civilizzazione più avanzata e non un credo che nacque tra antropologi o dalla muffa dei sarcofaghi e dalle proprie mummie". La corrente mistica non si confonde con quella dei mistificatori, che non mancano nelle logge massoniche anche in questo secolo di energia atomica e viaggi spaziali. I mistificatori, tra i quali si trovavano gli stessi fondatori della Grande Loggia a Londra, e tra gli altri lo stesso Anderson, potevano trovare addetti in numero maggiore fino al secolo XIX, epoca di minor diffusione della cultura e dell'investigazione storica.

    " I Massoni mistici di oggi, come idealisti o spiritualisti, accettano le leggende del passato come ispirazione filosofica e simbolica e come manifestazioni passate dell'umanità in evoluzione. Così è, per esempio, Il Rituale Scozzese Antico e Accettato che rivela, ad ogni grado, una o varie reminescenze, chiamandole espressamente leggende".

    D'altronde, gli "autentici" non si piegano ai dogmi e combattono incessantemente i mistici con le diverse derivazioni introdotte nella Massoneria. Condannano tutte le versioni secondo cui l’Istituzione Massonica è originaria dell'antico Egitto, della Mesopotamia, degli Essenici, le cui leggende sono attribuite ad antiche scritture massoniche contenute nella Costituzione di Anderson.

    Al giorno d'oggi, entrambe le correnti convivono senza grandi ostacoli, in fondo la ricerca della vera Fraternità Universale è comune.

    I Mistici si basano sugli antichi rituali, in quanto li giudicano integri e seguaci della posizione preconizzata. Adottano vecchi usi e costumi, come il conteggio del tempo. Gli autentici stanno occupando maggior spazio nell'ambito massonico, in particolare i Massoni studiosi che sorsero nel secolo passato e che oggi hanno tra i loro addetti una grande quantità di intellettuali che si sforzano di demistificare i ciarlatani e mistificatori.

    Dal dibattito tra i difensori dell’Istituzione e gli scrittori antimassonici nacque una terza corrente, quella dei "conciliatori", la quale definì la Massoneria come un’organizzazione che ha molto in comune con le antiche organizzazioni, in modo speciale con quelle legate all'Architettura.

    Tra i Massoni più autentici, bisogna evidenziare Jorge Frederico Findel, che cercò di dimostrare la falsità delle derivazioni che pretendevano di affermare che l'Ordine era antichissimo, venuto dai tempi più remoti. Eppure, prima di lui, Inacio Aurelio Fessler, intorno al 1802, fondò con altri Massoni intellettuali un’accademia rivolta agli studi sistematici e approfonditi sulla vera origine della Massoneria. In Brasile, il più dinamico ed instancabile ricercatore, tra gli "autentici", è José Castellani ( * 1937-2004), le cui opere sono servite d’appoggio ai nuovi studiosi e difensori della dottrina e dell’azione massonica più compatibile con l'attualità.

    Citiamo di nuovo T. Varoli Filho nel suo libro “Corso di Massoneria Simbolica” (fl. 44):

    "Si osservi, alla luce della psicologia moderna, che uno dei mali maggiori della Massoneria fu l'ammissione di persone con complesso d’inferiorità e con necessità di trovare raggruppamenti dove potessero incontrare un'affermazione personale. Tali persone compromettono l'Ordine, che esaltano solamente per esaltare se stessi".

    Vogliano o no i nostalgici inoperosi e i reticenti, la Massoneria ha raggiunto il prestigio che possiede grazie al contributo d’intellettuali del valore dei maestri Nicola Aslan, Theobaldo Varoli Filho, José Castellani ed altri Massoni di uguale importanza. È a questo tipo di uomini che si deve attribuire la partecipazione dell’Istituzione nei processi della sua trasformazione e nei processi di trasformazione politica, dell'indipendenza delle nazioni, della democrazia e della giustizia sociale.

    La mancanza di uomini d'azione ed autentici ha generato la dispersione dei Massoni, rimanendo i quadri delle logge più vuoti e dovendo alla Società profana una maggior partecipazione nella lotta contro i titani, i corrotti, i despoti che oggi dominano la nostra Patria.

    L'origine più accettata, secondo la maggior parte degli storici, è quella che la Massoneria Moderna discende dagli antichi costruttori di chiese e cattedrali, corporazioni formatesi sotto l'influenza della Chiesa nel Medio Evo, non escludendo, tuttavia, la tesi che anche altre associazioni aiutarono a comporre la sua struttura filosofica e simbolica, così come: la Corporazione dei Franco-Massoni; le Guidas; i Carbonari; la Corporazione degli Steinmetzen; i Rosa-crociati; etc…

    CONCLUSIONE



    Sappiamo che l'origine della Massoneria è un tema che suscita una serie di controversie e di posizioni discordanti.

    Ammettiamo, tuttavia, che la Massoneria, in un certo senso, è preesistente a tutti i tempi.

    È evidente che tale affermazione esige una spiegazione.

    Con questa spiegazione, non stiamo ammettendo l’esistenza di una Loggia Massonica nei Giardini dell'Eden frequentata da Adamo e da alcuni Cherubini di buoni costumi. Tanto meno scorgiamo pratiche massoniche negli antichi culti egiziani, mitriaci, orfici e salomonici. Tali culti erano certamente iniziali e, per alcuni aspetti, ricordano la dottrina massonica. Ma non sarebbe corretto vedere in loro una specie di Massoneria preesistente, anche perché nessuno di questi culti era volto a quello che è il marchio registrato della Massoneria moderna: Il Libero Pensiero.

    Tali supposizioni partono da profani mal informati o addirittura da Massoni con molta fantasia, d'altronde è un fatto storicamente comprovato che la Massoneria, come istituzione organizzata, sorse nel 1717 con la creazione della Grande Loggia di Londra.

    Intanto, concordiamo con il Fratello Sergio Luiz Alagemovits quando si riferisce alla Massoneria-Idea, quella che estrapola la ricchezza dei Rituali, il dorato dei grembiuli e la pomposità dei titoli.

    Parliamo dello spirito che muove il grande ingranaggio dell'Ordine, parliamo della Massoneria corrente d’influssi energetici che si prefigge il perfezionamento della materia e lo sviluppo spirituale dell’Uomo.

    Parliamo della Massoneria dottrina interna, che non sta scritta in nessun posto ed è impercettibile agli occhi di coloro che non sanno vedere.

    Questa Massoneria, trascendente ed immanente, questa Massoneria di cui parliamo, questa, è sempre esistita.

    Con quest’ottica, affermare che la Massoneria non esistesse prima del 1717, è come dire che gli astri orbitavano disordinatamente prima di Lapace, che i fenomeni fisici e chimici non si attuavano prima degli studi di laboratorio e che le mele non cadevano dai meli, prima di Newton.


    Fonte: freemasons-freemasonry.com/galdeano_origine.html
     
    .
  2.  
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    3,000
    Location
    Milano

    Status
    Offline
    Visto tutto l complottismo e la disinformazione che trovate in giro sulla massoneria, vi posto l'intervista
    che si trova in versione completa a questo link www.milkmilano.com/?p=6016

    Domanda: Si dicono tante cose sulla Massoneria. Si dice che serva principalmente per favorire i suoi iscritti nel lavoro, negli affari, anche a scapito di estranei magari più meritevoli; si dice anche che, identificandosi nella P2, sia una associazione di complottisti che vogliono acquisire il potere politico dello Stato, o che, addirittura, attraverso organismi internazionali e sovranazionali, come il gruppo Bilderberg, voglia conquistare il potere su tutto il mondo. Ci può chiarire cosa c’è di vero o di falso in tutto questo?

    Risposta: Come forse lei avrà forse già sentito dire, la Massoneria è una istituzione iniziatica; la sua forma ed il suo funzionamento le sono trasmessi tradizionalmente, attraverso il tempo. Essere iniziatica significa che essa esige che i suoi membri siano « iniziati ».

    Per iniziazione, intendiamo un meccanismo rituale, fatto di azioni, prove, parole, idoneo a cambiare nella sua essenza la condizione esistenziale della persona che viene iniziata, in modo da permetterle l’accesso ad una nuova prospettiva della vita, in senso, diciamo, conoscitivo, che la renda totalmente « altro », facendola rinascere ad un nuovo status che gli rimarrà impresso per tutto il resto della sua vita.

    In buona sostanza, la Massoneria persegue il perfezionamento interiore dei suoi membri, la reintegrazione dei poteri dell’essere umano iniziato, e l’educazione ad usarli in armonia con un Principio Assoluto, un Ente (non una Entità) trascendente (quello al quale le varie religioni danno il nome di Dio o di un Dio Unico), e per il bene dell’Umanità. La Massoneria definisce questo Principio Assoluto col termine di Grande Architetto dell’Universo, ricordandoci che l’etimologia di “architetto” viene dal greco Arké (’ = sostanza primordiale) e Tektòn ( = costruttore).

    Nel momento in cui l’iniziato entra a far parte della compagine massonica, gli viene detto che lui è un « fratello » per tutti gli altri, come tutti gli altri sono dei « fratelli » per lui, mentre un attimo prima (ancora bendato) gli è stato chiesto se lui, nel caso che, una volta ammesso, trovasse tra i massoni qualcuno che, per convinzioni politiche e religiose o per altro motivo, lui avesse considerati fino a quel momento un “nemico”, sarebbe disposto ad abbracciarlo ed a considerarlo un fratello; e, senza dargli il tempo di rispondere, gli si fa osservare che la persona che lui considera eventualmente un nemico, essendo presente tra i massoni, ha approvato la sua ammissione ed è pronto ad abbracciarlo come un “fratello”. Dopo di che gli si sollecita la risposta, che, se non dovesse essere positiva, interromperebbe la prosecuzione della cerimonia.

    Creandosi, dunque, questo rapporto “fraterno” tra i massoni, è naturale che, se un fratello si rende conto del bisogno di un altro fratello in termini in cui lui può intervenire positivamente, senza necessità di richiesta alcuna, spontaneamente, si prodiga per prestargli aiuto, come farebbe (o dovrebbe fare) per un altro figlio dei propri genitori. Ma essendo anche educati ad una etica molto rigida, i fratelli massoni non devono (o non dovrebbero) mai favorire un fratello a scapito di un profano (parola che significa soltanto “fuori dalla porta, estraneo alla istituzione, senza alcuna valenza denigratoria) che fosse più meritevole di lui per il beneficio di cui si tratta.

    Certamente, siamo uomini, e come tali, suscettibili di sbagliare, di interpretare in modo inesatto le norme che devono regolare i nostri comportamenti. Ma appunto per questo noi ci riuniamo continuamente per lavorare a questi aspetti e migliorare ogni giorno di più noi stessi, le nostre qualità.

    Quanto ai complotti politici, a livello nazionale (come contestato alla P2) o internazionale (come attribuito agli Illuminati, al Circolo Bilderberg, al Sionismo, tutte entità che con eccessiva superficialità vengono associate, nell’immaginario collettivo alla Massoneria) possiamo dire che la Massoneria autentica disconosce queste entità e contesta la loro commistione alla nostra Istituzione. Purtroppo il termine “Massoneria” non possiede un copyright in nessun Paese del mondo, per cui chiunque, svegliandosi una mattina, decide di fondare una “massoneria”, può farlo impunemente e senza dover pagare a nessuno i diritti d’autore.

    La P2 (che significa “Loggia Propaganda” e che prendeva il numero due nel registro delle logge del GOI) ha avuto per un certo tempo una sacrosanta funzione: consentire la partecipazione alla Massoneria di persone che, per motivi di opportunità, non potevano manifestare pubblicamente la loro appartenenza all’Istituzione, neppure agli stessi “fratelli”, in quanto c’era il rischio che qualcuno di essi, per dabbenaggine, distrazione od altro motivo più o meno lecito, potesse divulgarne la notizia. Mi riferisco a persone che, per la loro attività o funzione pubblica hanno il divieto (dovuto a pregiudizi dei loro superiori od a assurde disposizioni normative) di appartenenza alla Massoneria, soprattutto se considerata “società segreta”. Per esempio religiosi di molte chiese, militari delle varie armi, titolari di alti pubblici uffici, ecc.

    Ad un certo punto, per un malinteso senso di proselitismo intervenuto in seno al Grande Oriente d’Italia verso la metà del secolo scorso, il numero di appartenenti alla P2 era salito vertiginosamente, essendo stati cooptati molti personaggi pubblici anche poco idonei (per non dire di peggio) agli scopi della Massoneria. Per la gestione di questa pletora di nominativi (una volta i membri della P2 erano solo tenuti a mente dal Gran Maestro che verbalmente li comunicava al suo successore, il che dimostra quanti pochi dovevano essere), nei primi anni ’70 fu nominato “Segretario Organizzativo” della loggia il Fratello Licio Gelli. Questo signore, forse seguendo una sua personale convinzione probabilmente condivisa da altri personaggi di rilievo ma che non rappresentavano comunque l’Istituzione, fece in modo di coltivare, in seno e sotto la copertura della Loggia P2, un gruppo di persone intenzionate (così si disse) a sovvertire la situazione politica dello stato italiano e ricreare un regime assolutistico di tipo militare o para-militare, che fosse stato anche “illuminato”, per il più prospero sviluppo dell’intero popolo italiano.

    Ma, come disse una volta Alcide De Gasperi, “la peggiore delle democrazie è sempre migliore della migliore dittatura”, per cui questo progetto ebbe la disapprovazione ed il contrasto di tutta la famiglia massonica italiana che, anche in seno al Grande Oriente d’Italia, decise alla fine di demolire questa loggia e collaborare con le legittime autorità dello stato per bloccarne i propositi sovversivi.

    Si evince, dunque, che la P2, nata come legittima loggia di una istituzione massonica, era, per caso e per suo conto, degenerata in un gruppo “politico” sovversivo che nulla aveva a che spartire con i principi e i metodi della autentica Massoneria.

    Lo stesso, per quel che è a mia conoscenza (e certamente non sono tra gli ultimi arrivati), può dirsi, di quei gruppi di qualsiasi genere che pretenderebbero di affermare la loro egemonia ed il loro potere su uno o più (o tutti) Stati del mondo, usando da una parte il principio di solidarietà massonica (deformato), e dall’altra il paravento più o meno esplicito di appartenenza alla Massoneria Universale.

    Domanda: A proposito, cosa si deve intendere con la definizione di “Massoneria Universale”, forse che intendete estenderla anche agli extraterrestri, agli alieni di tutte le galassie?

    Risposta: La battuta è simpaticamente spiritosa. La risposta è no, non pretendiamo tanto. Con l’espressione “Universale” intendiamo dire che la Massoneria non è rivolta alle persone di una sola nazione o di alcune. Essa si rivolge a tutte le persone che abitano il pianeta Terra. Certamente ci saranno persone che, per un secolare bagaglio culturale diverso dal nostro, mal concilieranno i loro radicati principi etici e comportamentali con quelli della Massoneria, anche se essi sono così ovviamente sociali e morali da trovare riscontro in qualsiasi bagaglio culturale che abbia come fondamento la solidarietà umana, l’amore per il prossimo, la pacificazione dei rapporti politici e sociali.

    Come abbiamo già detto, la Massoneria non fa questione di religione. Rifiuta soltanto l’ateismo, inteso come negazione di qualsiasi entità che abbia prodotto dal nulla o soltanto ordinato da un primordiale caos l’universo. Anche se la massoneria moderna nasce con una impostazione dichiaratamente cristiana, essa rifiuta qualsiasi dogmatismo relativo a credenze particolari o comportamentali. Essa ha considerato, e in moltissime zone a prevalente cultura cristiana (da non confondere con cattolico-romana) tuttora considera, il cristianesimo nella sua valenza simbolica, al quale unisce anche la storia ebraica del Vecchio Testamento, sempre sotto un aspetto simbolico e non letterale. Ma sotto questo profilo abbraccia anche l’islam che non sia integralista e dogmatico, ed accetta qualsiasi altra credenza o professione religiosa che propugni una vita onesta e pacifica, che spinga alla migliore armonia tra gli esseri umani, alla pace nei loro rapporti, alla solidarietà fraterna tra tutti gli esseri viventi, non esclusi quelli non appartenenti al genere umano, che chiamiamo, giustamente, animali, in quanto dotati, come noi, di un’anima. Che questa sia immortale o peritura, lo lasciamo alle convinzioni di ciascuno. A noi interessa il regolamento della vita così detta “terrena”, cioè contingente ed attuale, lasciando ad altre istituzioni il compito di occuparsi di un eventuale futuro post mortem, di un al di là di premio o di castigo.

    Domanda: Che cosa intende lei per Massoneria Moderna? Ne Esiste anche una antica?

    Risposta: In effetti, l’istituzione che ha il nome di Massoneria è abbastanza recente, anche se anteriore a quella che si stabilisce usualmente far nascere il 24 giugno 1717, con la creazione della Gran Loggia di Londra, poi diventata l’attuale Gran Loggia Unita d’Inghilterra. Questa stessa creazione dimostra, peraltro, che le logge massoniche preesistevano ad essa, tant’è che sono quattro logge londinesi preesistenti che la creano. Ma se andiamo ad analizzare la sua essenza iniziatica, possiamo affermare che essa discenda e derivi dalle istituzioni iniziatiche preesistenti che, in ogni parte del mondo, ma, per quel che ci riguarda, nella civiltà circum-mediterranea, sono sempre state fiorenti, anche se le loro tracce storiche iniziano con i Sumeri, e poi, via via con i Fenici, gli Ebrei, gli Antichi Egizi, i Greci, i Romani, i Celti. I Romani le concretano nei Collegia Fabrorum, dai quali discendono nel Medio Evo, le corporazioni di mestiere, prime tra tutte quelle dei costruttori edili (famosi i Maestri Comacini), costruttori soprattutto di edifici sacri nella cui architettura esprimevano anche principi filosofici e teologici ai quali dedicavano appositi studi.

    Con la nascita dell’Islam, anche nella civiltà araba alla quale Maometto indirizza la nuova religione, anch’essa derivante dall’ebraismo, come il cristianesimo, nel suo ambito nascono i gruppi iniziatici, che altro non sono che élites di studio e di approfondimento di nozioni attinenti al trascendente, al divino, se vogliamo, di cui l’essere umano ha sempre intuito l’esistenza ed al quale ha voluto dedicare un culto di immedesimazione tra il divino e l’umano.

    Tutte queste realtà, costituiscono di fatto le antenate della Massoneria, e, direi meglio, una massoneria antica, dalla quale sostanzialmente discendiamo.

    Domanda: Ho rilevato che, nel suo discorso, lei si riferisce sempre a “persone” o ad “esseri umani”. Non si riferisce mai agli “uomini”, come fanno molti massoni. Forse lei vuol farci capire che la Massoneria non è solo appannaggio della parte maschile del genere umano?

    Risposta: In effetti lei ha ragione nel richiamare alcuni gruppi massonici che parlano sempre di uomini. Ma dobbiamo distinguere: uomo è l’essere umano, costituito da uomini maschi e uomini femmine. Solo in periodo romano, con l’elevazione della considerazione verso la femmina, questa è denominata “domina”, cioè “padrona, “signora”. In quel periodo nasce, e poi si protrae nel medioevo, la distinzione tra uomo e donna. In passato “homo” era l’essere umano, mentre l’uomo maschio veniva denominato “vir” in contrapposizione a “foemina”.

    La massoneria, nella sua nascita effettiva, cioè prima del 1717, appartiene sia agli uomini maschi che agli uomini femmine. Parecchi documenti medioevali ne danno dimostrazione anche in tempi abbastanza recenti. Ma quando i signori inglesi, nel 1717, riformulano le norme da inserire nelle famose Costituzioni di Andersen (1723), riservano il diritto di accesso a “uomini buoni e sinceri, nati liberi e di età matura e discreta, non schiavi, non donne, non uomini immorali o scandalosi, ma di buona riputazione”. Era pressoché identica alla formula dei clubs londinesi, dai quali le donne erano escluse.

    Studi e riflessioni successive hanno convinto numerosi gruppi massonici a modificare queste caratteristiche, limitandosi esclusivamente alle prescrizioni del rituale di iniziazione che esplicitamente richiede che, per essere ammessi, occorre essere “uomini liberi e di buoni costumi”. Chiarito, dunque, il significato di “uomini”, nel senso che esso deve intendersi sia per uomini maschi che per uomini femmine, questi gruppi hanno accettato le donne.
     
    .
1 replies since 6/2/2013, 23:24   78 views
  Share  
.