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Ha sentito dei rumori provenire da dentro la bara del compagno morto poche ore prima dopo alcuni giorni di agonia. La donna ha urlato, ma nella camera mortuaria del cimitero non c'era nessuno. Ha appoggiato l'orecchio alla bara e battuto un colpo anche lei dall'esterno ottenendo addirittura tre risposte: colpi sempre più lievi. Spaventata e incredula, con le lacrime agli occhi, ha urlato cercando aiuto, mentre con il telefonino chiedeva disperatamente l'intervento di qualcuno che potesse aprire la bara del suo compagno, un noto commerciante sassarese di 60 anni morto dopo alcuni giorni di coma. Con il terrore sul viso e la speranza nel cuore, la donna, una professionista di Alghero, ha trovato conforto in due signore che stavano entrando nella camera mortuaria.
«Ho sentito dei colpi da dentro la bara del mio compagno», ha farfugliato la donna alle due che sono andate a dare l'allarme nell'ufficio del direttore, che ha provveduto ad avvisare il magistrato, mentre la compagna del commerciante cercava di convincere qualcuno a intervenire. Dopo alcuni minuti, sono arrivate alcune pattuglie dei carabinieri e dei vigili urbani che hanno disposto la temporanea chiusura del cimitero. E subito dopo è arrivato anche il sostituto procuratore della repubblica, Gianni Caria, che ha disposto l'immediata apertura della bara che è stata traferita dalla camera mortuaria in un altro locale, dove i dipendenti dell'agenzia funebre hanno provveduto ad aprirla. Dopo le verifiche, la bara è stata nuovamente sigillata, mentre i vigili urbani hanno acquisito la documentazione sulla vicenda clinica del commerciante che, nelle prossime ore, sarà consegnata al magistrato. Con una memoria-denuncia della compagna del morto.
Sulla misteriosa vicenda viene mantenuto grande riserbo, ma il fatto che la salma sia stata restituita ai parenti per la sepoltura, lascia pensare che non sia stato trovato nulla di strano. Ma la compagna del commerciante non si è data per vinta e, sostenendo che la posizione dell'uomo nella bara era diversa rispetto a quando era stata chiusa, ha sollecitato ulteriori accertamenti. Ma forse a farle sentire quei colpi è stato il dolore per la morte del suo compagno e anche la psicosi dopo quel che era accaduto alcuni giorni fa vicino a Bergamo dove una donna data per morta era invece ancora viva e ora è ricoverata in rianimazione.
La notizia è stata diffusa dal quotidiano "La Nuova Sardegna"
http://www.alternativafuturaitalia.it/inde...tid=44%3Aitalia
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