Djed e Ankh: Egitto, aldilà, Osiride e geroglifici misteriosi;

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    Djed e Ankh: Egitto, aldilà, Osiride e geroglifici misteriosi;

    Djed e Ankh come archetipi: Djed/Osiride e Ankh/vita


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    Si tratta del primo di due oggetti misteriosi (l'altro è l'ankh, che indica la vita) raffigurati con geroglifici ai quali si è dato solo il valore fonetico e indicativo. In realtà non si sa ancora che cosa fossero, anche se nelle raffigurazioni egizie sono onnipresenti.

    Benché siano stati azzardati alcuni improbabili significati: "colonna vertebrale di Osiride" (!?), "albero sul quale si depositò il sarcofago contenente il corpo di Osiride "... e qualcun altro del genere, in verità si tratta solo di congetture; però la ricorrente è Osiride.
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    Osiride è il Dio della resurrezione, e il Faraone (che in vita è l'incarnazione di Horus, il divino falco) dopo la parentesi terrena si trasforma in Osiride .
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    Osiride si identifica anche con la Costellazione di Orione, e le tre stelle della "Cintura di Orione" rispecchiano perpendicolarmente sulle tre piramidi di Giza la posizione che avevano nel cielo (fig. 19) al tempo della loro costruzione, e rilevabile conoscendo il fenomeno della "Precessione degli Equinozi"(una data ricorrente: 10.400 a.C.: una coincidenza?). Ricordiamo inoltre che l'Egitto era "lo specchio del cielo": la via Lattea al posto del Nilo e le stelle al posto delle piramidi ! Quasi che dal basso si potesse scrutare il cielo (con strumenti adeguati) per riproporre la stessa cosa sulla terra , e magari dall'alto si potesse provare un po' di nostalgia di casa , guardando giù! Come in cielo, così in terra!


    Osiride è lo sposo di Iside, identificata con Sirio, la stella della vita stessa... e infatti il calendario egizio iniziava con la levata iliaca di Sirio, fondamentale perché in relazione con l'inondazione del Nilo, da cui dipendeva il raccolto e quindi la sopravvivenza del popolo. Inoltre, gli antichi Egizi sapevano che Sirio è una stella binaria (oggi lo sappiamo bene anche noi: si tratta di Sirio A e Sirio B), e anche che la seconda è visibile solo ogni 72 anni (un altro numero familiare: per garantire al defunto di poter vivere di nuovo, l'imbalsamazione doveva durare 72 giorni). Anche una piccola tribù dell'Africa conosce questa stella binaria: nessuno dei dogon è in grado tuttavia di spiegare perché da migliaia di anni vengano tramandate (verbalmente) queste informazioni relative al "luogo di provenienza dei loro antenati". Una cosa è certa: o gli antichi avevano un'ultra-vista ed erano dei grandi osservatori... e quindi erano in possesso di nozioni astronomiche che noi abbiamo appreso solo da poco grazie a sofisticati strumenti, oppure ne avevano anche loro (anche se non ne stati rinvenuti, questo non significa affatto che non ce ne fossero). A meno che non possedessero il retaggio di una razza superiore.

    Ma torniamo al dunque: il "pilastro DJED"

    Visto che il faraone è Osiride /Orione, e che la sua sposa è Iside/Sirio, e che dopo la morte il re si prepara a diventare come Osiride (cioè andare su Orione)... bisognava trovare il modo di tramandare la tecnica per raggiungere il cielo . E se lo Djed fosse un alimentatore atomico (vista anche la sua forma)? Se fosse una accumulatore di energia sconosciuta necessaria per attraversare lo spazio-tempo ? Se per proteggerlo e salvaguardarlo fosse stata progettata una sovrastruttura gigantesca e praticamente indistruttibile (la piramide) in grado di focalizzare la curiosità mondiale in modo tale, che - al momento giusto - qualcuno sarebbe stato in grado di capire come accedevi?

    E l'ANHK?





    Una chiave, un passe-partout, un archetipo, un oggetto rituale, o l'anello mancante? Spesso, nei testi geroglifici, anhk è vicino al simbolo mer (piramide), e a volte anche a djed. Ora, essendo mer la forma imperativa del verbo dare, la traduzione è dà vita! e se c'è anche djed: dà vita e stabilità! Però sappiamo che gli Egizi non tralasciavano mai di usare la dualità: e dunque, se il Sommo Sacerdote avesse voluto anche criptare un messaggio nel testo? Se si trattasse di un GRANDE oggetto, ancora nascosto all'interno - proprio sopra lo Djed - e non ancora rinvenuto? Un oggetto così potente che possono maneggiarlo solo gli dèi...


    Djed sormontato da un grande Ankh



    Questa intrigante raffigurazione sembra proprio un'allegoria della funzione della torre (due strane "alette" laterali la rendono simile a un razzo, quasi a suggerire l'origine extraterrestre, dunque divina). Si direbbe che Ra sia mantenuto in vita dall' Ankh con l'Energia accumulata e controllata nello Djed (stabilità). Dopo un processo "miracoloso" (le due figure inginocchiate con le mani alzate) l'Energia verrebbe incanalata verso l'alto, per essere trasformata e convogliata da tecnici specializzati (i babbuini, simboli di Thot, dio delle scienze e dell'illuminazione), che lavorano nella parte alta della piramide, dove si trova RA (che raggiungono percorrendo corridoi in salita). Sopra a RA c'è ancora roccia...

    Nell'insieme, tutta la scena sembra uno spaccato della Grande Piramide di Giza; osservando la raffigurazione, si intuisce che è stata costruita (in varie fasi successive) per garantire alla torre la sua funzionalità segreta . Evidentemente, i suoi costruttori conoscevano tecniche tutt'ora ignote, se dominavano la forza di gravità e comunicavano con i loro mondi . Sapevano come attraversare lo spazio - in senso lato - in un lampo , usando propulsori a energia sconosciuta (forse quella che producevano nella Grande Piramide). Da tempo gli archeologi si chiedono come sia stata costruita la Grande Piramide di Giza, e per rispondere a questa domanda hanno ipotizzato solo rampe, slitte, tronchi... eccetera.

    Per le riproduzioni fatte costruire dai re dinastici, può essere stato anche così; ma come sono state realizzate, perché e da chi ... quelle originali (prima di tutte quella "di Cheope", che divenne nei millenni il modello di tutte le successive (compresa quella a gradoni di Djoser/Zoser a Saqqara)? A questa domanda bisognerebbe trovare risposta, ma purtroppo, continuando a rifiutare l'ipotesi che si tratti dell'opera di costruttori vissuti millenni prima di Cheope, le ricerche ufficiali avranno sempre la stessa direzione a vicolo cieco.

    A questa apparente ingenuità scientifica, il governo egiziano risponde "liquidando" Rudolf Gatembrick, padre del Progetto Upuaut e primo esploratore del condotto meridionale della "Camera della Regina"[1]. Nel passato aveva fatto lo stesso con l'equipe francese dell'Operazione Cheope (1985), che aveva scoperto la sabbia "musicale" [2] forando una parete della Camera della Regina e, due anni dopo, anche con una spedizione giapponese che aveva scoperto a sua volta un’ulteriore cavità dalla quale fuoriusciva la medesima sabbia (la caratteristica di questo tipo di rena sottilissima è la composizione: quarzo al 99%, nulla a che vedere con il disgregato calcareo sabbioso di Giza e di Saqqara)

    Col pretesto che le perforazioni non erano state regolarmente autorizzate, i “buchi” (cioè la prova dell’esistenza di un’intercapedine letteralmente piena di sabbia musicale - inesistente a Giza -, che era fuoriuscita durante le trapanazioni) eseguiti peraltro proprio nella stessa parete della Camera della Regina dove c’è il famoso condotto esplorato dal mini-robot UPUAUT… sono stati frettolosamente richiusi con la malta, in modo da insabbiare (nel vero senso della parola) indizi che potrebbero portare qualche fisico e qualche egittologo indipendente a investigare sulla presenza di quell’imbottitura di quarzo, proprio intorno alla Torre Djed nascosta nella Piramide (definita di Cheope... ma che per me è semplicemente la Grande Piramide, perché mi rifiuto di chiamarla come vorrebbero coloro le cui idee non condivido affatto).

    Ciò che appare intrigante è il fatto che la cosiddetta "Camera della Regina" sia interdetta ai turisti da un sacco di tempo, e che il Progetto Upuaut (che sarebbe più onesto chiamare "Progetto Gatembrick) prosegua tuttavia in sordina sotto la regia del Consiglio supremo egiziano per le antichità* e con comparse diverse: al di là della stessa parete, un'equipe incaricata dal segretario generale*Zahi Hawass continua a cercare, con tecnologie del tutto simili a quelle precedenti! Sulle ricerche e sulle scoperte TOP SECRET.

    Secondo una credenza, nella Grande Piramide (oltre a una trentina di camere zeppe di tesori, di "pietre" dai mille poteri , da cupole in vetro che non si rompe , e altre meraviglie) c'è una "mummia-non morta " che aspetta di essere risvegliata . Sembra che, quando verrà rinvenuta, sapremo come farla rivivere . Conosceremo anche la storia del nostro pianeta e la vera storia della genesi umana . Chissà cosa s'intende per "mummia non-morta "? Io un'idea ce l'avrei... e penso che qualcuno voglia trovarla per primo, per distruggerla .

    Un'altra leggenda prevede che gli uomini conosceranno la Verità quando "la montagna si spaccherà rivelando il suo contenuto". Anche in questo caso ne ho una... e penso di non sbagliarmi.

    [1] Durante la ben nota ultima ispezione (ufficiale) del robot Upuaut III non è stato individuato nulla nel cunicolo meridionale, oltre la prima “porta” chiusa; dopo averla forata con un trapano, la piccola telecamera ha scoperto un’intercapedine vuota con una seconda porta (anch’essa chiusa). C'è dunque uno spazio (in parte vuoto) tra la Torre Djed e la parete calcarea della Camera della Regina?

    [2 ]Così è definita la sabbia di quarzo, poiché emette un suono se viene strofinata

    http://www.misteria.org/index_file/copia%2...ed.htm#_ftnref1






     
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