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Il Lobizon è il licantropo argentino, questa figura è molto simile a quella del lupo mannaro europeo tanto da far supporre che sia stata importata dai miti germanici.
La figura del licantropo, descritta dai primi immigrati tedeschi si è mescolata alle leggende locali creando così il Lobizon.
Come per altri miti è il settimo figlio di una famiglia a trasformarsi in Lobizon durante l'adolescenza, questo ovviamente se il figlio è maschio, nel caso di una figlia femmina la maledizione non si avvera.
La mutazione da essere umano a Lobizon avviene soltanto durante la notte e in giorni precisi: il martedì ed il venerdì, allo spuntare del giorno il malcapitato torna essere umano.
Durante la sua forma mannara esso è praticamente invulnerabile alle ferite, può essere ferito ma quando torna in forma umana queste ferite scompaiono. E', praticamente, immune alle armi da fuoco ma può essere ucciso con armi da taglio.
Come nei miti dei vampiri anche le vittime dei Lobizon si trasformano in bestie mannare, è un'eventualità assai remota, è estremamente raro che questi esseri lascino la vittima in vita.
Il metodo di contagio avviene tramite la saliva, come per il contagio della rabbia.
Una differenza notevole rispetto al mito europeo è che i cani non attaccano i Lobizon ma, anzi, fraternizzano con esso; nel mito europeo al contrario i cani domestici odiano furiosamente i licantropi.
Veniamo ai tratti fisici di questa bestia mannara: essa non si presenta come nell'iconografia classica presentata nel più famosi film del genere è piuttosto simile ad un incrocio fra un suino ed un cane con grandi orecchie, secondo le descrizioni fatte da testimoni esso ha un volto deforme un corpo estremamente sproporzionato della dimensione di un vitello.
La cosa più notevole del Lobizon sono gli occhi: paiono "infuocati”, tutte le descrizioni concordano su questo aspetto: rosso incandescente.
Le prede favorite del Lobizon sono i bimbi non battezzati ma si nutre anche di rifiuti.
La leggenda europea vuole come arma letale contro i mannari l'argento, per spezzare la maledizione del Lobizon si credette che fosse necessario battezzare per sette volte in sette chiese diverse il neonato e che il padrino dovesse essere il fratello maggiore.
Nei primi anni del 1900 furono molte le famiglie che abbandonarono o uccisero il proprio settimo figlio per la paura di questa maledizione.
La credenza era talmente radicata nella popolazione che il governo, allora guidato dal presidente Peron, si vide costretto ad emanare un decreto (il 848) nel quale concedeva aiuti economici proprio in favore del settimo figlio.
http://www.vampiri.net/mannari_0008.html
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