Mannari: nascita del mito moderno

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    Le prime trasformazioni da essere umano ad animale erano riservate agli Dei o alla magia, è soltanto nel periodo romano che il mito del licantropo assume quella connotasione che ha mantenuto poi fino ai giorni nostri.
    Secondo i romani il termine che identificava umani che si trasformavano in licantropi era: versipellis.
    Questo termine indicava il fatto che il licantropo avesse sempre il pelo ma che questo crescesse verso l'interno del corpo e fosse visibile soltanto nelle notti di luna piena quando ricopriva come un manto tutto il corpo.
    La prima testimonianza di un caso di licantropia ci è descritto da Petronio nel Satyricon.
    Qui si narra di un soldato che durante una notte, ben prima del canto del gallo, in un cimitero, sotto gli occhi sconvolti di colui che poi narrò tale vicenda: Nicerote, il soldato si trasformò in lupo.
    Dopo la trasformazione il mannaro si mannaro si avventò su di un gregge di pecore e bevve il sangue di tutte le bestie, prima di darsi alla fuga ferito al collo dal pastore.
    La mattina successiva Nicerote rincontra il soldato nuovamente con il suo aspetto umano ma con una ferita là sul collo proprio dove il pastore aveva detto di aver ferito il lupo.
    La cosa curiosa di questo racconto è quella degli abiti del soldato: egli si era spogliato prima della trasformazione e quando Nicerote aveva cercato di prenderli si era accorto che essi si erano pietrificati.
    Quando poi la mattina si era recato sul luogo dove aveva assistito alla trasformazione gli abiti erano scomparsi e sul posto restavano soltanto alcune macchie di sangue.
    In questo racconto abbiamo detto che si iniziano a delineare quelli che sono gli "standard" della leggenda dei licantropi: trasformazione durante la luna piena, luogo cimitero, bisogno irrefrenabile di cacciare ma non per vera e propria fame (il lupo infatti non aveva sbranato le proprie prede ma soltanto bevuto il loro sangue), non vi è intervento divino nella rasformazione, ne intervento magico, ne l'uso di unguenti o pozioni.
    Possiamo quindi ragionevolmente "datare" l'inizio di quello che ancora oggi è considerato il mito del licantropo nella sua forma attuale proprio da questo racconto di Petronio.


    http://www.vampiri.net/mannari_0004.html
     
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