La mummia di Oetzi

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    Incredibile la parabola di questo enigmatico Uomo di Similaun: dal momento del suo ritrovamento, continuano a susseguirsi colpi di scena.

    La mummia di Oetzi, rinvenuta nel 1991 in un ghiacciaio della Val Senales, in Alto Adige ha infatti riservato una nuova super-sorpresa ai ricercatori del gruppo di Gianluca De Bellis, dell'Istituto di Tecnologie Biomediche del Consiglio Nazionale delle Ricerche che hanno sequenziato interamente il suo Dna mitocondriale.

    Proprio poco fa le fonti hanno rivelato che si è scoperto che Oetzi fa parte di un 'aplogruppo' oggi non piu' presente a livello mondiale, dopo 'soli' cinquemila anni, un periodo relativamente breve dal punto di vista evoluzionistico.

    "Le mutazioni del Dna mitocondriale, dal primo Homo Sapiens presente in Africa 150-200 mila anni fa - spiega De Bellis - ci permettono di classificare le popolazioni attuali all'interno di gruppi chiamati 'aplogruppi' e abbiamo scoperto che il Dna di Oetzi appartiene all'aplogruppo K Europeo, per la precisione, al sottogruppo K1, il quale e' a sua volta suddiviso in 3 cluster.

    La scoperta sconcertante, però, sta nel fatto che Oetzi non corrisponde a nessuno dei 3 cluster ! "

    Il Dna mitocondriale e' un orologio biologico dell'evoluzione molto piu' puntuale rispetto al Dna cromosomico perche' si trasmette unicamente per via materna ed e' piu' soggetto alle variazioni molecolari dovute alle influenze dell'ambiente esterno, a differenza del Dna cromosomico che, racchiuso all'interno del nucleo della cellula, e' piu' protetto.

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    Fonte: mysterium.it
     
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