Il paradosso dei gemelli

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  1. Cavini
     
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    Ritengo che la pagina sul paradosso dei gemelli contenga fondamentali errori di impostazione. Il primo, abbastanza comune, è quello di considerare il "punto di vista del viaggiatore" come qualcosa di costante tra andata e ritorno. Esistono invece due punti di vista separati, che il viaggiatore assume alternativamente come propri nei due tragitti. E' noto che le esperienze di tempo e spazio dipendono dal nostro stato di moto; per questo andata e ritorno rappresentano non solo stati diversi, ma ancor più diversi tra loro che con la Terra. Per esempio: il gemello che si allontana dal proprio pianeta si considera fermo e immagina la Terra in veloce allontanamento, ragione per cui egli calcola che il ritorno sarà un lungo viaggio di inseguimento ad una velocità superiore a quella del pianeta, con conseguenze sul proprio futuro invecchiamento, ed è per questo che tornerà più giovane. Nel ritorno succede l'inverso.
    Nessun osservatore, compreso il viaggiatore, si stupisce che il gemello a Terra accolga un fratello più giovane, ma a seconda dei punti di vista si spiega il fenomeno in modo diverso.

    Nella vostra pagina si fa poi un uso poco chiaro dell'ultimo diagramma di Minkowski, dove si vorrebbe evidenziare il momento terrestre simultaneo a B per i vari osservatori. Per il gemello viaggiatore, durante l'andata B è simultaneo a B', perciò in termini di avvenimenti terrestri l'andata dura A-B' e il ritorno B'-C. Per il gemello viaggiatore durante il ritorno B è simultaneo a B'', perciò l'andata dura A-B'' e il ritorno B''-C. Sulla Terra invece B è simultaneo ad un evento a metà tra B' e B'', infatti in quel tipo di diagramma l'osservatore che si ritiene fermo e tutti i corpi che fanno parte del suo sistema di riferimento (come la stella) sono disegnati sempre come linee verticali, mentre gli eventi che lui ritiene simultanei giacciono sempre su una linea orizzontale.

    L'affermazione poi che la relatività ristretta sia imperfetta è discutibile. Semplicemente questa prima teoria si riferisce ad uno spazio ideale dove non agisce nessuna forza gravitazionale. Comunque il paradosso dei gemelli non richiede il ricorso alla relatività generale. La storiella serve infatti per indagare circa le conseguenze che la semplice velocità ha sul tempo, e potrebbe essere congegnata anche rinunciando ai pianeti. Ed anche evitando le accelerazioni, utilizzando cioè veicoli spaziali in moto opposto che viaggiano senza fermate e sincronizzano i loro orologi mentre si incrociano.

    Ho scritto una personale descrizione del "paradosso", che può essere letta ed eventualmente commentata, ma purtroppo non sono sicuro di riuscire ad inserire il link:http://www.mauriziocavini.it/Spigolature/Spighe4.html
     
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1 replies since 15/11/2008, 15:43   1137 views
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