Le nuove frontiere del dopping

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    Le nuove frontiere del doping

    Anche alle Olimpiadi di Pechino non sono mancati casi di atleti scoperti a fare uso di sostanze dopanti per spingere al limite le loro prestazioni. E il brutto è che si cercano sempre nuovi modi per “giocare sporco”, al punto che qualcuno si sta già preoccupando di cosa potrà accadere all’edizione di Londra, tra quattro anni. Sei curioso di saperlo? Ecco dieci possibili e “innovativi” metodi per raggiungere prestazioni da extraterrestre. Io te li dico, ma stacci ben alla larga.

    > Genetica. Modificare i propri geni per bloccare l’azione degli inibitori di crescita dei muscoli. Così cresceranno a dismisura.

    > Pillola magica. Quando si abbassa la quantità d’ossigeno nel sangue, il corpo produce più globuli rossi, per cercare di sfruttare tutto quello a disposizione. È in fase di sviluppo una pillola che fa credere al corpo di essere in carenza d’ossigeno, anche quando questo è abbondante: in questo modo, si gode di una scarica d’energia impensabile in condizioni normali.

    > Più vene. “Sparandosi” una dose di VEGF (Vascular Endothelial Growth Factor), tramite iniezioni fatte sul cuore, si formano vene aggiuntive. E questo permette di spostare una maggior quantità d’ossigeno, e più velocemente.

    > Antidolorifico. Aumentando la soglia del dolore, un atleta riesce ad andare ben oltre le proprie possibilità fisiche, perché non percepisce gli avvertimenti che il corpo gli sta lanciando. Per ottenere questo, basta iniettare nel liquido spinale delle beta-endorfine. Mah…

    > Muscoli “locali”. A un ciclista fa comodo avere delle gambe muscolose, mentre il resto del corpo non dovrebbe aumentare troppo di massa, per evitare un peso eccessivo che porterebbe a un precoce affaticamento. Iniettare il fattore IGF-1 direttamente in un muscolo, permette di farlo crescere mantenendo immutata la massa del resto del corpo.

    > Steroidi intelligenti. Gli steroidi, si sa, migliorano la crescita della muscolatura, ma portano scompensi anche a testicoli, prostata e pelle (l’acne…). I Selective Androgen Receptor Modulators (SARM), disponibili in pillole, permettono invece di agire solo a livello di muscolatura, senza controindicazioni.

    > Sangue sostitutivo. Le trasfusioni di sangue purtroppo sono all’ordine del giorno tra i sistemi di “doping”, e sono stati sviluppati metodi efficaci per individuare gli atleti che ne fanno uso. Così, si sta iniziando a fare uso di “sostituti” del sangue, che trasportino una maggiore quantità di ossigeno. Due nomi per gradire: Oxycyte e Dendritech…

    > Nuovi EPO. Purtroppo abbiamo visto al Tour de France che la “moda” degli EPO ha sempre più estimatori, come il nostrano Riccardo Ricco, che ha provato il nuovo CERA. Poiché è disponibile un test per individuarlo, si stanno già sviluppando varianti non rilevabili.

    > Fibre da campione. Studi medici hanno dimostrato che atleti ben allenati hanno fibre muscolari più resistenti. Quindi, aumentando il livello del gene responsabile della produzione di fibre, si ottengono prestazioni sportive da urlo. Detto e fatto: il medicinale GW1516, già in commercio, permette proprio questo.

    > Mostarda! Un gruppo di ricercatori di San Diego ha scoperto che spalmando mostarda sul corpo dei topi, si stimola la produzione di EPO naturali, con relativo aumento di globuli rossi e, quindi, delle prestazioni. Non resta che vedere che effetto ha il “trattamento” sul corpo umano. Mal che vada, si utilizzerà al posto della cioccolata, con la fidanzata…

    http://jack.tiscali.it/news/08/08/18_08_08....html#ratingbox
     
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